ORNAMENTO.NON DECORO

 DETERMINIAMO UN CONTINUO,
RICONOSCIAMO NUOVE MANIFESTAZIONI VISIBILI
DOVE L'ORNAMENTO E' RICONOSCIBILE,
COSTRUISCE NUOVE POSSIBILITA',
DOVE E' CERTO RICONOSCIAMO NUOVE CARATTERISTICHE CHE NON SOSTITUISCONO LA FORMA.

 CON L'ORNAMENTO DETERMINIAMO UNA CARATTERISTICA,
CON L'ORNAMENTO NON DOBBIAMO DETERMINARE DECORO,
L'ORNAMENTO NON DEVE CHIUDERE LA FORMA O NASCONDERE LA STRUTTURA.
NEL MOMENTO IN CUI ABBIAMO UN ADEGUAMENTO ( FORMA - ORNAMENTO )
ABBIAMO DETERMINATO UNO SPAZIO UNICO.

 NON DOBBIAMO NEGARE LA FORMA,
NON DOBBIAMO COMPROMETTERE LA STRUTTURA.

 ( L'ORNAMENTO ) INSIEME ALLA FORMA ABBIAMO UN RIFLESSO INTEGRO, DISPONIAMO ALL'INTERNO DI UNO SPAZIO ESCLUSIVO DOVE L'OSSERVAZIONE SI TRASFORMA IN ESCUZIONE.
( L'ORNAMENTO ) DOBBIAMO TRASMETTERE UN PASSAGGIO,
UN CAMBIAMENTO, UNA TRASFORMAZIONE SENZA ALTERAZIONE, CERCHIAMO IL VISIBILE DOVE LE PARTI ( ORNAMENTO - FORMA ) SI SCAMBIANO INFORMAZIONI.

 MENTRE IL DECORO CAMBIA, ALTERA LA FORMA,
LO SPAZIO ORIGINA NUOVE ESPRESSIONI.

DETERMINIAMO UN PONTE TRA LO SGUARDO E L'OSSERVAZIONE,
TRA IL POSSIBILE E L'IMPOSSIBILE,
TRA IL VISIBILE E L'INVISIBILE.
NON DOBBIAMO COSTRUIRE UN NUOVO STRATO,
MA DEFINIRE UNO SPAZIO UNICO CON LA FORMA

 
UN USO ECCESSIVO DELL'ORNAMENTO,
UNA CATTIVA INTERPRETAZIONE DETERMINA UN CATTIVO ORNAMENTO.

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